Un percorso ciclopedonale sul retro dell’area ex Bognanco a Canzo
La Zona Speciale di Conservazione – Sito di Importanza Comunitaria “Lago del Segrino” è sicuramente conosciuta per la sua passeggiata attorno al lago, forse meno per la salvaguardia della biodiversità per cui i Siti della Rete Natura 2000 sono stati istituiti.
A ridosso dell’area protetta si trova il fabbricato per l’imbottigliamento delle acque minerali, ex-Bognanco, ormai chiuso da anni.
Dallo scorso anno alcuni striscioni per diversi mesi hanno pubblicizzato le attività che la proprietà dell’area intenderebbe insediare.
L’intervento in sintesi prevedrebbe:
– 11 campi da Padel, una palestra evergreen, Crossfit box, arrampicata sportiva indoor e outdoor;
– Un hotel con 41 camere doppie e un ristorante con bar con capienza non specificata.
Per ciò che può interessare i frequentatori e i cittadini di Canzo potrebbe essere un’occasione per migliorare la qualità del percorso ciclopedonale tra Canzo e il lago, attualmente realizzato lungo il marciapiede di via Volta.
L’Amministrazione Comunale, nell’ambito della trasformazione dell’area da industriale a dedicata al comparto turistico-sportivo-ristorazione, potrebbe sicuramente ottenere un vantaggio doppio pubblico e privato: lo spostamento del percorso ciclopedonale sul retro della proprietà Bognanco compenserebbe la maggiore pericolosità che il traffico produrrà su via Volta.
Infatti insieme ai campi da padel, al ristorante e alle altre strutture previste nell’area ex-Bognanco, si prevedono anche 240 posti auto interni, a cui si aggiungono 80 posti auto del posteggio pubblico previsto nell’area verso il lago: il traffico lungo la strada aumenterà notevolmente e il passaggio dai passi carrai, ora assente, genererà interferenza con il passaggio di pedoni e ciclisti.
Nel febbraio 2023 il Parco Lago del Segrino e la Provincia hanno espresso parere contrario al Rapporto Preliminare ambientale, in particolare la Provincia anche per la mancanza di uno studio sul traffico:
il Gruppo Naturalistico della Brianza chiede di pensare anche a ciclisti e pedoni.
Il Piano dei servizi vigente, che dovrebbe essere modificato, prevede che una parte dell’area ex-Bognanco sia destinata a “Parcheggi di servizio agli insediamenti produttivi” e indica 42 posti auto: la proposta presentata li raddoppia e non considera la mobilità ciclopedonale con il paese, rivelando un eccesso di attenzione per l’uso dell’auto.
Il tracciato ciclopedonale proposto richiede circa un terzo della sola area destinata a parcheggio pubblico.
Un collegamento ciclopedonale tra il lago e il paese in piano, lontano dal traffico, sarebbe particolarmente adatto per le famiglie che si spostano in bici con i bambini e per chi vuole evitare di stare a ridosso della strada provinciale.
Un accesso al lago diretto e separato dal traffico può interessare anche chi frequenterà la struttura turistico sportiva.